martedì 25 settembre 2012

Itinerari Lazio: tra le curve e i paesaggi della Licenza – Orvinio


Un giro nel parco dei Monti Lucretili, per piacere di guida, assenza di traffico, panorami e completezza, rappresenta una delle destinazioni motociclistiche più interessanti nelle immediate vicinanze di Roma: l’ideale per trascorrere qualche piacevole ora in sella. Un itinerario adatto sia a chi cerca un’occasione di guida entusiasmante, che agli amanti di luoghi e percorsi contemplativi, lontani dal caos, immersi nel verde di una natura intatta e rigogliosa. Un ever green davvero imperdibile.
Come spunto per il Week-end vi proponiamo un passaggio tratto dall’itinerario N.4I Monti Lucretili: un Lunapark a due passi da Roma” della guida ItineRiders, ovvero, il percorso che attraversa la via licentina dalla SS5 Tiburtina al piccolo centro di Orvinio: una vera chicca per i motociclisti della capitale (e dintorni) che vogliono godersi qualche piega DOC, lontani dal caos, senza dover necessariamente percorrere centinai di chilometri.

Visualizzazione ingrandita della mappa
Dalla SS5 Tiburtina a Orvinio: Km 30 circa
(…) Una volta giunti a valle, imboccata la via Tiburtina in direzione Avezzano, avrete un sorriso a trentasei denti stampato sotto al casco che sarà difficile lavare via. Non importa, rimanete pure così. Il tratto di Tiburtina che vi condurrà a San Cosimato, infatti, consente una guida assai piacevole lungo un misto medio veloce che risulta appagante ad ogni andatura.
Giunti a San Cosimato (frazione di Mandela), proprio all’inizio del’abitato, troverete sulla sinistra il bivio per la statale 314 che andrà percorsa seguendo le indicazioni Licenza-Orvinio (per essere certi di non sbagliare, lungo la 314, procedete sempre in direzione SS4 Salaria).
A questo punto, meglio dare uno sguardo al livello di carburante. Se fosse basso, il consiglio è di fare sosta al distributore sulla Tiburtina, appena oltre il bivio, vista la difficoltà di rifornimento nel tratto a seguire.
La 314 (c.d. “via Licentina”) è uno dei percorsi preferiti dai centauri romani, che soprattutto nel finesettimana, viene preso d’assalto da motociclisti di ogni razza e tribù per via della grande versatilità. Una caratteristica che lo rende adatto alle più svariate esigenze: scenari da cartolina e un’indigestione di curve che faranno la felicità di chi gira sempre col ginocchio a terra. Fortuna che tranquilli Mototuristi e Riders su cavalcature sportive riescono a convivere pacificamente senza particolari patemi; comunque sia, meglio prestare attenzione, soprattutto nei passaggi più stretti. Una volta sulla 314 conviene percorrere tutto d’un fiato il tratto fino al paesino di Orvinio.
Dopo un inizio tranquillo che conduce in surplace a Licenza, oltrepassato l’abitato, ci si ritrova catapultati in uno splendido scenario naturale, maestoso e selvaggio, lungo la strada che sale verso Orvinio, con curve da pennellare una dietro l’altra, su cui non sarà difficile sentir grattare le pedane nelle pieghe più accentuate. Soprattutto le esse nella parte finale, dalla geometria perfetta, vi faranno venire voglia di percorrere l’intero tratto avanti e indietro come su una giostra del Lunapark.
L’arrivo ad Orvinio è accolto dal bellissimo colpo d’occhio sulle montagne abruzzesi che incorniciano l’orizzonte oltre la valle del Turano. Una buona idea, a questo punto, potrebbe essere una sosta al bar del paese per un caffè o un aperitivo. In certi week end, è tale il numero di moto che vi si fermano in sosta, che trovare un parcheggio nelle immediate vicinanze è quasi un problema.
Prima di rimettersi in sella, si consiglia una passeggiata tra le suggestive viuzze di Orvinio vecchia (Orvinio fa parte del club dei borghi più belli d’Italia), cittadina che ha dato i natali al pittore Vincenzo Manenti, del quale si possono ammirare alcuni affreschi nella vicina chiesa della Madonna di Vallebuona. Oltrepassato il grande arco, dal quale si accede all’abitato medievale, si verrà catapultati in una dimensione remota, antica, dove il tempo sembra essersi fermato a riposare da un po’ senza alcuna volgia di riprendere il cammino. Nei pressi di Orvinio si può visitare anche un’antica abbazia, non più in uso, che secondo la tradizione fu fondata da Carlo Magno per celebrare una vittoria sui Saraceni.
Chi volesse scoprire l’intero itinerario che attraversa le curvosissime e divertenti strade del parco dei Lucretili – al di là di questo breve abstract – può farlo QUI. Ed ora, qualche consiglio per buon gustai.

DOVE MANGIARE

► Se si desidera una sosta golosa e disimpegnata, ad Orvinio non si può mancare di far visita al famoso forno “da Rosina che propone pizze, biscotti, e bontà di ogni genere, semplicemente inarrivabili. Tutta la genuinità e la fragranza delle cose fatte ad arte.
► Sempre ad Orvinio, coloro che volessero approfondire meglio il rapporto con la cucina locale, possono far tappa alla trattoria “All’Arco”. Da non perdere la specialità della casa: ramiccia al ragù di cinghiale in bianco. Tel 0765 92239 .